Angelo Orlando, consigliere regionale di Rifondazione Comunista, sì è oggi dimesso dalla Presidenza della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale.
Un’altra grossa tegola in testa per Del Turco e la sua maggioranza che ieri ha dovuto registrare anche un altro fatto importante: l’Italia dei Valori ha disertato il voto in aula sulla manovra finanziaria regionale.
E così è sempre più nera la crisi del centrosinistra in Regione, che perde pezzi, litiga in continuazione e dà uno spettacolo indecente di sè.
Le dimissioni di Orlando, che ha ricevuto anche la solidarietà e la stima di alcuni colleghi del centrodestra, nascono dalla contestazione per la cancellazione dei fondi destinati ai campi da golf in Abruzzo, già previsti nell’ambito della cd “Legge Omnibus”.
E’ stata questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso, l’ennesimo atteggiamento arrogante e famelico del Governatore della Regione che ha minato alla base la fiducia dell’esponente di Rifondazione Comunista che, come Presidente della Commissione Bilancio, ha spesso lamentato una situazione divenuta ormai insopportabile: provvedimenti licenziati dalla sua Commissione puntualmente stravolti in sede di consiglio regionale da “sveltine” architettate dal “cattivo maestro” Del Turco.
Ieri sera l’ennesimo indegno spettacolo a regia Del Turco con la partecipazione, passiva, dei Consiglieri di maggioranza: uno spettacolo che ha umiliato le associazioni di categoria, gli enti locali ed i sindacati che cercavano un momento di confronto ma hanno trovato, invece, un muro contro il quale poter solo piangere.
Del Turco e compagni sono giunti ormai al capolinea. Gli abruzzesi non meritano delle istituzioni regionali così distanti dalle problematiche quotidiane e così impegnate, invece, a tutelare gli interessi di una casta politica che tappa la bocca dei capricciosi e degli “affamati” con incarichi inutili (fumettista e fotografo personale) e consulenze d’oro, prebende e strapuntini (come l’”affamato” per eccellenza Lamberto Quarta docet) pagati con i soldi di tutti noi contribuenti.
A questo centrosinistra abruzzese manca tutto, la programmazione in primis, e continua a navigare a vista in un mare in burrasca.
La maggioranza vacilla, perde pezzi: noi attendiamo pazientemente ma è fin troppo chiaro che il plebiscito di voti riportati da Del Turco nel 2005 è ormai soltanto un lontano ricordo…
E così è sempre più nera la crisi del centrosinistra in Regione, che perde pezzi, litiga in continuazione e dà uno spettacolo indecente di sè.
Le dimissioni di Orlando, che ha ricevuto anche la solidarietà e la stima di alcuni colleghi del centrodestra, nascono dalla contestazione per la cancellazione dei fondi destinati ai campi da golf in Abruzzo, già previsti nell’ambito della cd “Legge Omnibus”.
E’ stata questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso, l’ennesimo atteggiamento arrogante e famelico del Governatore della Regione che ha minato alla base la fiducia dell’esponente di Rifondazione Comunista che, come Presidente della Commissione Bilancio, ha spesso lamentato una situazione divenuta ormai insopportabile: provvedimenti licenziati dalla sua Commissione puntualmente stravolti in sede di consiglio regionale da “sveltine” architettate dal “cattivo maestro” Del Turco.
Ieri sera l’ennesimo indegno spettacolo a regia Del Turco con la partecipazione, passiva, dei Consiglieri di maggioranza: uno spettacolo che ha umiliato le associazioni di categoria, gli enti locali ed i sindacati che cercavano un momento di confronto ma hanno trovato, invece, un muro contro il quale poter solo piangere.
Del Turco e compagni sono giunti ormai al capolinea. Gli abruzzesi non meritano delle istituzioni regionali così distanti dalle problematiche quotidiane e così impegnate, invece, a tutelare gli interessi di una casta politica che tappa la bocca dei capricciosi e degli “affamati” con incarichi inutili (fumettista e fotografo personale) e consulenze d’oro, prebende e strapuntini (come l’”affamato” per eccellenza Lamberto Quarta docet) pagati con i soldi di tutti noi contribuenti.
A questo centrosinistra abruzzese manca tutto, la programmazione in primis, e continua a navigare a vista in un mare in burrasca.
La maggioranza vacilla, perde pezzi: noi attendiamo pazientemente ma è fin troppo chiaro che il plebiscito di voti riportati da Del Turco nel 2005 è ormai soltanto un lontano ricordo…
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