«Parte la campagna elettorale e tornano a fioccare le buone intenzioni su L’Aquila Capoluogo» è quanto afferma il coordinatore regionale di An Fabrizio Di Stefano.«Il primo annuncio di una proposta di legge in tal senso – spiega Di Stefano – era stata fatta da D’Alfonso a pochi giorni dal voto per le primarie del Pd poi, per mesi, più nulla: ora, a Camere appena sciolte, al centro-sinistra torna d’improvviso la voglia di impegnarsi per L’Aquila, una circostanza alquanto sospetta, testimoniata dal fatto che, alla conferenza stampa di presentazione del pdl, c’erano tutti coloro che il toto-nomi vuole in corsa per un seggio a Roma».«Tra questi – prosegue Di Stefano – anche l’ex deputato Cerulli Irelli che, contemporaneamente, fa il consulente super partes a svariate decine di migliaia di euro per il Consiglio Regionale e il consulente di parte per un preciso schieramento politico».Ricorda Di Stefano che «avevo già segnalato, a suo tempo, che gli interventi speciali necessitano, oltre che di parole, anche di risorse economiche da reperire nella legge finanziaria regionale: allora si poteva fare, oggi non più, tanto è vero che entrambi i disegni di legge – tanto quello dei Liberaldemocratici, quanto quello del Pd – lasciano vuota la casella riservata alla norma finanziaria».«Ecco perché – conclude il coordinatore regionale di An – sostengo che la rincorsa a chi vuole più bene a L’Aquila assomiglia troppo ad una manovra strumentale per accaparrare consensi: peccato per chi sta conducendo questo gioco che dimentica che L’Aquila ha, sì, molti problemi ma, tra questi, non certo quello di cittadini che portano ancora l’anello al naso».
Fonte: AbruzzoNews
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