lunedì 31 dicembre 2007

2007: l'anno della "Casta"

Se ne va il 2007, l'anno della “Casta” e della presa di coscienza della torre d'avorio sempre più fortificata dei nostri governanti.

Forse tra qualche tempo lo ricorderemo per questo: per il malcontento della gente e l'aumento dei privilegi, per la parata delle primarie ed i cittadini volenterosi che si animano (e a volte si clonano), delle spese che aumentano e gli sprechi che non diminuiscono, delle tasse che crescono e dei prezzi impazziti, del precariato e dei giovani sempre meno giovani che dovranno fare i conti con problemi che i loro genitori o i loro nonni nemmeno si sarebbero sognati.


Forse la parola che può meglio riassumere l'anno è proprio "Casta", titolo di un libro che ha sbancato, dai contenuti (benchè parziali) impossibile da confutare. E siccome i privilegi vanno difesi ci ricorderemo (senza alcuna nostalgia) di tutte quelle azioni per difenderli.

Ecco allora gli scandali giudiziari e quelli degli attacchi ai magistrati; ricorderemo le lacrime della Forleo a Pescara ma anche la vicenda De Magistris, per giungere diritti in casa nostra dove le cose vanno proprio nello stesso senso, anche se finora solo qualche tentativo è andato a segno.

Il 2007 è stato anche l'anno del "vaffa" e dei "grilli" sparsi per la penisola che ci ritroveremo alle prossime amministrative. Il tempo saprà dirci quanto durerà e cosa saranno capaci di fare.

E’ stato l’anno della definitiva consacrazione del web (ancora grazie a Grillo) e della sua potenza, cosa che molto in piccolo siamo fieri di poter sperimentare localmente insieme ad una nuova ventata di vera libertà.

E nel 2008 ritroveremo moltissimo del 2007. Già sappiamo, per esempio, che fra un anno avremo speso in media 1.700 euro in più (dicono alcune ricerche speriamo fallaci) a causa dei moltissimi rincari. Il che equivale ad arricchire (solo quella però) la schiera delle famiglie povere. Ancora una volta la classe politica dovrà farsi carico di risolvere i problemi vitali e prioritari della società di oggi, ammesso che se ne accorga.

A sentire i consuntivi di fine anno, infatti, sembrerebbe che tutti abbiano fatto ottimamente il proprio dovere; non c'è consuntivo di amministrazione pubblica che abbia evidenziato pecche o mancanze, ammende o ammissioni di errori: va tutto bene. Per loro. Speriamo che vada bene anche per noi nel 2008.


da PrimaDaNoi.it

Nessun commento: