Meglio un Natale semplice e forse anche un pò austero, che riscopra il valore spirituale delle festività, piuttosto che all’insegna degli sprechi, del consumismo, del materialismo e della superficialità alla quale un certo modello di società ci ha ormai –e purtroppo- abituati.
Sulle polemiche tra Amministrazione Comunale ed Associazioni dei commercianti sui fondi stanziati per le imminenti festività, la questione dovrebbe essere di carattere completamente diverso.
Non si può ridurre tutto ad un dato meramente economico.
Il Natale è una festa religiosa, che ci deve trasmettere spiritualità.
Ma ormai da tanti anni si sta progressivamente perdendo il significato delle tradizioni legate a questo periodo, tutto si sta riducendo ad un freddo e veloce scambio di regali, spesso inutili. Tutti siamo presi dall’acquisto senza freni, dal regalo a tutti i costi.
Il Natale non è più bello se c’è una luminaria in più in piazza, ma il Natale è più bello se tutti noi ci ricordassimo che la solidarietà è un valore da declinare quotidianamente, se tutti ci fermassimo un attimo a pensare, a ragionare sul valore che esso ha per noi cristiani.
E’ un messaggio profondo verso il quale dovremmo tutti volgere la nostra attenzione.
Riscopriamo le tradizioni del Santo Natale! Plaudiamo all’iniziativa del Premio per il presepe più bello fatto in casa dai lancianesi. E’ una bella idea che va proprio nella direzione di valorizzare le rappresentazioni della Natività, è un modo per non dimenticare le nostre radici cristiane.
La competitività di chi opera nel commercio non si dimostra con un albero di Natale in più piazzato lungo il Corso ma con la qualità e la valorizzazione dei prodotti, il servizio offerto, la capacità di fidelizzare e di proporre vantaggi per i clienti.
Sulle polemiche tra Amministrazione Comunale ed Associazioni dei commercianti sui fondi stanziati per le imminenti festività, la questione dovrebbe essere di carattere completamente diverso.
Non si può ridurre tutto ad un dato meramente economico.
Il Natale è una festa religiosa, che ci deve trasmettere spiritualità.
Ma ormai da tanti anni si sta progressivamente perdendo il significato delle tradizioni legate a questo periodo, tutto si sta riducendo ad un freddo e veloce scambio di regali, spesso inutili. Tutti siamo presi dall’acquisto senza freni, dal regalo a tutti i costi.
Il Natale non è più bello se c’è una luminaria in più in piazza, ma il Natale è più bello se tutti noi ci ricordassimo che la solidarietà è un valore da declinare quotidianamente, se tutti ci fermassimo un attimo a pensare, a ragionare sul valore che esso ha per noi cristiani.
E’ un messaggio profondo verso il quale dovremmo tutti volgere la nostra attenzione.
Riscopriamo le tradizioni del Santo Natale! Plaudiamo all’iniziativa del Premio per il presepe più bello fatto in casa dai lancianesi. E’ una bella idea che va proprio nella direzione di valorizzare le rappresentazioni della Natività, è un modo per non dimenticare le nostre radici cristiane.
La competitività di chi opera nel commercio non si dimostra con un albero di Natale in più piazzato lungo il Corso ma con la qualità e la valorizzazione dei prodotti, il servizio offerto, la capacità di fidelizzare e di proporre vantaggi per i clienti.
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