mercoledì 30 gennaio 2008
Di Stefano:“Sull’insediamento del Centro Oli Del Turco rifiuta il confronto”
domenica 27 gennaio 2008
Conferenza programmatica di AN Abruzzo con Gianni Alemanno
La folta platea di dirigenti e militanti finiani era già calda, quando ha preso a parola l’ex ministro. L’entusiasmo nasce soprattutto dalla caduta del governo. Il leitmotiv, il comandamento, dei vari interventi per i quali si sono avvicendati il coordinatore provinciale Mauro Febbo, il coordinatore regionale Fabrizio Di Stefano e gli altri, è stato uno e uno solo: tornare a governare il Paese per rimandare a casa Coletti e Del Turco. Ma anche gli altri presidenti delle varie province abruzzesi, tutte di centrosinistra.
Fonte: Cronaca d’Abruzzo (di Simone Daita)
***
"La posizione di An nell'incontro che avremo con il Presidente Napolitano sara' assolutamente unitaria. Riteniamo che l'unica strada per uscire dall'attuale crisi sia quella di convocare subito le elezioni, non attendere altro tempo. L'Italia ha bisogno di un nuovo governo".
Cosi' il deputato di An Gianni Alemanno, oggi a margine di una riunione dei vertici regionali di An, riuniti a Fancavilla al Mare, per la conferenza programmatica regionale del partito. "Occorre evitare che ci siano assolutamente pateracchi che non servirebbero a fare le riforme, ma soltanto a confondere le idee agli italiani e a far perdere tempo all'Italia".
"In un grande atto di responsabilita', ha deciso di fare un atto d'amore nei confronti della Sicilia: dimettersi e andare a nuove elezioni."Cio' ha aggiunto Alemanno sulle dimissioni del presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro. "Cio' dimostra che quando ci sono di mezzo persone del centrodestra, ci sono gli atti di responsabilita' che, invece, non vediamo in personaggi come Bassolino. Il governatore della Campania ieri si e' fatto respingere la mozione di sfiducia. Cuffaro, invece, ha preferito dimettersi con un forte atto di responsabilita'".
giovedì 24 gennaio 2008
Caduta Prodi: video dei festeggiamenti in aula e in strada...
Al Senato si festeggia con spumante e mortadella!!!
PRODI VATTENE... PRODI VATTENE... PRODI VATTENE... PRODI VATTENE...
ENTUSIASMO A ROMA PER LA FINE DEL GOVERNO PRODI
E' STATO COME VINCERE UN ALTRO MONDIALE DI CALCIO!!!
Festeggiamenti davanti a Palazzo Chigi
Festeggiamenti di fronte Palazzo Madama!
Prodi sfiduciato: cade il Governo. W l’Italia!
Mentre scrivo l’ormai ex-premier Prodi si sta recando al Quirinale per formalizzare le dimissioni al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Finalmente –e spero per sempre- l’Italia si libera di Romano Prodi, il peggior Presidente del Consiglio che l’Italia repubblicana ricordi.
Finalmente è caduto in Parlamento un governo che già da molto tempo era minoranza nel Paese.
Oggi vengono a galla tutte le contraddizioni di questa fallimentare esperienza del centrosinistra nostrano: che fosse un carrozzone sgangherato lo si era capito sin dall’inizio, dalla presentazione di un programma elettorale che aveva l’abilità di dire tutto e niente, per non dispiacere ora a questo alleato ora all’altro.
Un esecutivo che mai prima di oggi è stato tanto contestato da tutte le categorie sociali, da tutti gli operatori, dall’intero Paese. Oggi l’Italia è più povera e più insicura. L’immigrazione e la sicurezza sono ancora priorità nell’agenda politica.
Ora è necessario ricominciare, il popolo italiano chiede una svolta, un segno forte di discontinuità. Il Parlamento ha finalmente recepito il malessere crescente e l’insofferenza serpeggiante tra i cittadini comuni stufi e impoveriti.
Chi verrà dopo Prodi, a seguito di elezioni regolari, avrà grandi responsabilità nel percorso di risanamento del Paese.
Cosa succederà nelle prossime ore? Gli scenari possibili sono 3:
- Napolitano reincarica Prodi per verificare la possibilità di un governo più snello a termine. Ipotesi molto improbabile, proprio a seguito della sfiducia appena incassata al Senato.
- Il Presidente della Repubblica affida l’incarico di formare un nuovo Governo ad un’alta personalità, gradita ad entrambi gli schieramenti per formare un Governo “istituzionale”, di traghettamento verso le imminenti elezioni politiche. Pochi punti nell’agenda politica, tra cui la riforma della legge elettorale. I candidati a questo incarico potrebbero essere Franco Marini, Giuliano Amato o qualche profilo più tecnico (Mario Draghi o Mario Monti).
- Napolitano convoca direttamente i comizi elettorali da tenersi il prima possibile (probabilmente in primavera).
Romano Prodi paga oggi a caro prezzo la sua arroganza e la sua testardaggine ma, putroppo, chi paga di più in questo momento è l’Italia tutta, perché è evidente il momento di enorme debolezza politica, ma anche economica e sociale, che il nostro paese sta attraversando.
La decisione più saggia (e forse più probabile) è quella di un governo istituzionale breve, con l’accordo dei principali partiti dei 2 schieramenti che convergono su una legge elettorale condivisa.
Una legge elettorale che dovrà impedire il sorgere di mini-aggregazioni partitiche, che spuntano come funghi già all’indomani delle elezioni, nel consesso parlamentare. Sbarramento alto, logica di coalizione, premio di maggioranza: ecco i cardini di una buona legge elettorale, buona per entrambi gli schieramenti, perchè garantisce governabilità e stabilità evitando un indegno ricatto quotidiano anche di singoli parlamentari, buona per il Paese che vuole e deve ripartire e combattere la recessione.
Vedremo nelle prossime ora cosa accadrà…
Marco Di Giovanni
Conferenza Regionale di AN: sabato 26 gennaio a Francavilla
Ai lavori parteciperà l'On. Gianni Alemanno.
Tutti gli iscritti ed i simpatizzanti sono invitati a partecipare.
CLICCA QUI PER IL DOCUMENTO COMPLETO
Per informazioni: anlanciano@libero.it - Cell. 328.4614491
Il Presidente
Marco Di Giovanni
Sessantottismi: Dibattito sul '68 quarant'anni dopo
Sessantottismi. Dibattito sul '68, 40 anni dopo.
Saluto di Fabrizio Di Stefano (Ufficio di Presidenza - Consiglio Regionale dell'Abruzzo)
Intervengono:
- Aldo BRANDIRALI
- Giampiero MUGHINI
- Marcello VENEZIANI
COOP Lanciano: chiuderà? L'ombra di una speculazione...
Da Leggimi.eu
mercoledì 16 gennaio 2008
MASTELLA SI E' DIMESSO! FINALMENTE!!!
Rifiuti: Relazione del Coordinamento Regionale di AN
-promuovere la velocizzazione della buona pratica delle 5 R del ciclo integrato (riduzione all’origine, raccolta differenziata, recupero materiali, riuso materiali e recupero energetico);
-favorire la costituzione di rete impiantistica degna di questo nome e finalmente coerente con le ragioni del territorio e l’esigenza dei nuovi Ato;
-promuovere la termovalorizzazione dei rifiuti che gli stessi teorici– ambientalisti del disastro campano tenteranno di ostacolare creando una barriera preventiva all’utilizzo di questa tecnologia complessa ed innovativa di cui l’Abruzzo ha oggettivamente bisogno". (CONTINUA)
lunedì 14 gennaio 2008
Il centrodestra abruzzese e' contro i rifiuti campani,domani manifestazione pacifica
"E' della fine di novembre la delibera con cui si dichiara l'emergenza rifiuti e in deroga a tutto si obbliga a riaprire discariche e si minacciano i consorzi di commissariamento se non presentano progetti definitivi per nuove discariche - hanno detto -. E' del 19 dicembre la nuova legge sui rifiuti che impedisce la realizzazione di termovalorizzatori se non si raggiunge almeno il 40% di raccolta differenziata. Ora, come i politici sudamericani, Del Turco prende decisioni contrarie a quanto aveva affermato, annunciando agli abruzzesi, a Porta a porta la sua decisione unilaterale di accogliere i rifiuti di Napoli; vuole chiedere un'autorizzazione al Governo per realizzare un termovalorizatore quando basta cambiare la legge che ha appena voluto".
Rifiuti: AN a Cerratina per ribadire il NO ai rifiuti campani!
Arrivati i primi 4 camion di rifiuti a Cerratina di Lanciano
Rifiuti: OdG di Alleanza Nazionale in Consiglio Comunale e Provinciale
Invitiamo tutti gli eletti negli enti locali coinvolti nella "questione rifiuti" abruzzese a proporre il seguente ordine del giorno nei rispettivi consigli comunali già presentato da Alleanza Nazionale in Consiglio Provinciale e Comunale
Scarica qui l'OdG in formato Word (.doc)
ORDINE DEL GIORNO SUI RIFIUTI
IL CONSIGLIO PROVINCIALE/CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO
- che a distanza di circa tre anni la Regione Abruzzo si trova a dover affrontare nuovamente la problematica connessa all’emergenza rifiuti in Campania;
- che il Governo nazionale, lo scorso 9 gennaio, ha convocato i Presidenti delle Regioni invitando gli stessi a farsi carico di una quota parte dei rifiuti campani da smaltire;
- che nell’ambito di tale vertice il Presidente Del Turco ha aderito all’invito dando la disponibilità della Regione Abruzzo “sic et simpliciter” allo smaltimento dei rifiuti campani, in totale assenza di concertazione con i sindaci, i Presidenti delle Province, nonché i Presidenti dei Consorzi interessati;
- che tale decisione è stata assunta autonomamente dal Presidente Del Turco ed in evidente contrasto con quanto comunicato ufficialmente dal Dirigente del Servizio Regionale Dott. Franco Gerardini (cfr. Il Centro del 9/1/2008) il quale aveva chiaramente rappresentato la grave situazione di emergenza esistente in parte della Regione Abruzzo (L’Aquila e Teramo), costretta a smaltire fuori ATO ma anche fuori regione, posizioni poi immotivatamente ritrattate dallo stesso Geradini;
- che proprio per tali motivazioni (Cerratina che accoglie i rifiuti dell’Aquila, Isernia che accoglie quelli di Sulmona, Spoltore che accoglie quelli di Teramo), la DGR n. 1190 del 23/11/2007 pubblicata sul BURA speciale del 2/1/2008, testualmente recita che “permangono gravi difficoltà operative che non consentono un regolare svolgimento delle attività di smaltimento di rifiuti urbani, in particolare, nei territori delle Province di L’Aquila e Teramo e che tali difficoltà sono, non solo fonte di aggravi economici non più sopportabili per i bilanci degli Enti Locali interessati, ma stanno causando ulteriori difficoltà in altri territori (Province di Chieti e Pescara), per la “pressione” esercitata sugli impianti di smaltimento esistenti determinata dal conferimento di consistenti quote aggiuntive di rifiuti urbani provenienti dalle altre province”;
- che la Regione Abruzzo ha appena licenziato il Piano Regionale Rifiuti, che all’art. 34, comma 1), stabilisce l’assoluto divieto di smaltimento di rifiuti urbani provenienti da fuori regione, fatta eccezione per deroghe straordinarie concordate e autorizzate dalle Province interessate;
- che la Provincia di Chieti competente per territorio (la discarica di Cerratina in Lanciano è stata successivamente individuata con un dietro-front dal Dirigente Gerardini quale discarica oggetto dello smaltimento di ben 15.000 ton di rifiuti urbani provenienti dalla Campania nei prossimi 4 mesi) non è stata né coinvolta né interessata (dichiarazioni del Presidente Coletti nel Consiglio Provinciale del 10/01/2008);
- che la discarica di Cerratina rimane comunque di proprietà dei sindaci, che attendono da mesi il riconoscimento della volumetria sottratta agli stessi dai conferimenti obbligati extra provincia (soprattutto L’Aquila) del 2006 e 2007, e che devono essere essere necessariamente coinvolti nelle decisioni riguardanti la discarica stessa;
- che per lunedì 14 gennaio in Lanciano è stata disposta la convocazione d’urgenza dell’assemblea dei 53 sindaci e che sembra istituzionalmente corretto attendere la decisione che verrà assunta in quella sede
CONSIDERATO CHEil piano concordato tra il Commissario De Gennaro e i Presidenti della Regioni prevede lo smaltimento di alcune decine di migliaia di rifiuti compatti non meglio classificati nelle seguenti regioni: Piemonte, Abruzzo, Liguria, Emilia, Molise, Lazio, Calabria, Sicilia, Sardegna, Toscana con quantitativi variabili tali che l’Abruzzo comunque accoglierà rifiuti indifferenziati e compatti in misura
- 15 (quindici) volte superiore a quelli della Liguria
- 10 (dieci) volte superiore a quelli della Calabria e della Sicilia
- 5 (cinque) volte superiore a quelli del Molise
- 4 (quattro) volte superiore a quelli della Toscana
- 3 (tre) volte superiore a quelli dell’Emilia Romagna
Tutto quanto sopra premesso
DELIBERAdi impegnare il Presidente della Giunta Provinciale / il Sindaco ad inviare una nota ufficiale al Presidente Del Turco con cui si chiede:
-la revoca immediata di qualsiasi decisione assunta dalla Regione Abruzzo relativa allo smaltimento delle 15.000 tonnellate di rifiuti campani;
-il coinvolgimento delle Province interessate (delegate alla materia), dei Comuni sedi delle discariche individuate e delle Assemblee dei Sindaci dei Consorzi titolari delle stesse, al fine di valutare la possibilità di accogliere un quantitativo che venga comunque ridotto da 15.000 ton a 5.000 ton, valore in linea con quelli accettati dalle altre Regioni;
-l’intervento immediato dell’A.R.T.A. e dell’A.S.L. territorialmente competente al fine di classificare qualitativamente la tipologia dei rifiuti in ingresso, prima che ne venga autorizzato lo smaltimento in discarica (come, ad esempio, hanno imposto altre regioni, tra le quali il Lazio);
-che il Presidente Del Turco faccia formale richiesta al Governo Nazionale affinché si impegni a coinvolgere tutte le regioni d’Italia, senza distinzione alcuna, trattandosi di evento che riveste carattere di estrema urgenza e interessa, pertanto, l’intera Nazione;
-che dalla Regione Campania giungano, a fronte di questa ulteriore dimostrazione di solidarietà e disponibilità, segnali forti di assunzione di responsabilità per una situazione che nuovamente si è dimostrata priva di ogni e qualsivoglia strategia di governance .
sabato 12 gennaio 2008
Questione Rifiuti: AN Lanciano chiede Consiglio Comunale straordinario e opposizione al provvedimento
Sulla questione rifiuti dalla Campania alla discarica di Cerratina a Lanciano, lo scempio che si sta consumando in questi giorni è sotto gli occhi di tutti.
Alleanza Nazionale di Lanciano si mobilita e sostiene ogni forma di protesta ed iniziativa a difesa del territorio frentano contro l’ennesima decisione scellerata ed inopportuna del governo regionale di Del Turco.
La “battaglia” va sostenuta ed intrapresa anche nelle istituzioni: chiediamo pertanto all’Amministrazione Comunale di Lanciano la convocazione di un consiglio comunale straordinario sull’argomento.
Contestualmente chiediamo che nella Assemblea straordinaria dei 53 sindaci soci del Consorzio comprensoriale di smaltimento, convocata lunedì prossimo, si valuti la possibilità di bloccare il provvedimento di conferimento dei rifiuti campani nella discarica di Cerratina.
La questione non è soltanto un problema politico, che ancora una volta mette in crisi il nostro territorio a causa di decisioni politiche sbagliate ed immotivate, ma presenta anche un profilo ambientale e di salute pubblica per i nostri cittadini: è inaccettabile che non vi sia nessuna garanzia sulla provenienza e sulla tipologia delle 15.000 tonnellate di rifiuti che verranno conferiti a Cerratina!
Il Presidente
Marco Di Giovanni
Rifiuti in Abruzzo: AN si mobilita sul territorio
A porsi e soprattutto a porre tali questioni è stato Fabrizio Di Stefano – coordinatore regionale di An e consigliere segretario della Regione Abruzzo – nel corso della conferenza stampa tenuta questa mattina a Pescara alla presenza di numerosi dirigenti di Alleanza Nazionale e amministratori locali.
Accanto al presidente emerito della Regione Abruzzo Giovanni Pace, al capogruppo di An in Regione Alfredo Castiglione, e ai membri del coordinamento regionale Albore Mascia e Di Luzio, infatti, c’erano numerosi amministratori interessati al problema: il sindaco di Lanciano Filippo Paolini, Giuseppe Bussolo di Mozzagrogna, Emilio Nasuti di Castel Frenano, Antonio Tavani di Fara San Martino, Nicola Romagnoli e Alberto Amoroso - rispettivamente sindaco e vice sindaco di S. Maria Imbaro - , Nicola D’Alessandro di Orsogna, Gianni Di Rito di Rocca San Giovanni, Luigi Comini, assessore di San Vito e Paolo Di Guglielmo di Civitella Messer Raimondo.
Di Stefano ha ribadito di non condividere la “decisione assunta da Del Turco in piena solitudine. E’ solo il presidente e non il monarca”. Il coordinatore di An ha ricordato "come soltanto il 9 gennaio Franco Gerardini, dirigente del settore ambiente della Regione, si era espresso decisamente contro, escludendo che l’Abruzzo potesse ospitare rifiuti esterni e sottolineando le gravi difficoltà già esistenti per smaltire quelli abruzzesi.
Anche l’ARTA, successivamente, ha espresso il proprio parere contrario e la stessa Giunta Regionale, con delibera n. 1190 del 23 novembre 2007, aveva manifestato piena coscienza della situazione. Non è un caso, del resto, - ha sottolineato Di Stefano – che lo stesso Piano Rifiuti, recentemente approvato con legge regionale n. 45 del 2007, all’art. 34 ponga chiari vincoli in merito. Se si tratta di una vera e propria emergenza nazionale – domanda il coordinatore regionale di An – perché non se ne fa carico l’intero paese?
E invece, se si considerano le quantità di rifiuti che le Regioni disponibili si sono impegnate a smaltire (Piemonte 5000 tonnellate, con parere contrario della Provincia; Liguria 1000, con parere contrario della Provincia; Toscana 4000; Emilia Romagna 5000; Molise 3000; Lazio 5000; Calabria 1500; Sicilia 1500) la domanda sorge spontanea: perché l’Abruzzo ben 15000? Una quantità di tre volte superiore a quella del Lazio e dell’Emilia Romagna! Si tratta solo di 4 mesi, termine peraltro della nomina assegnata a De Gennaro? Ma la Campania non ha termovalorizzatori e in 4 mesi non si realizzano nuove discariche.
L’interrogativo, più preoccupante, è un altro: chi garantisce su che tipo di rifiuti arriverà? La regione Lazio, al riguardo, ha posto dei limiti ben precisi, perché l’Abruzzo non ha fatto altrettanto? E perché Gerardini, che ha firmato per portare 15.000 tonnellate di rifiuti in Abruzzo, ha cambiato idea? Ha avuto pressioni? E Caramanico cosa ne pensa? Cosa sta facendo in Australia in questi giorni? Forse pensa di aprire lì un termovalorizzatore?
Da parte nostra – ha dichiarato Di Stefano – chiederemo con gli alleati la convocazione di un consiglio straordinario urgente. Valuteremo la possibilità di un’eventuale opposizione in via amministrativa al provvedimento e sosterremo le manifestazioni di protesta che già si annunciano sul territorio. Nello stesso tempo, i nostri eletti si attiveranno perché vengano convocati nel minor tempo possibile i consigli comunali e provinciali sull’argomento".
venerdì 11 gennaio 2008
Coordinamento Regionale AN a Lanciano sulla questione RIFIUTI
Oggi pomeriggio alle 18, presso l’Hotel Villa Medici di Lanciano, è convocato il Coordinamento Regionale di Alleanza Nazionale Abruzzo per discutere dell’emergenza rifiuti e assumere tutte le iniziative necessarie, nelle sedi istituzionali e non solo, per fronteggiare tale scelta.
Di Stefano sulla questione rifiuti
“Evidentemente il penultimo posto nella classifica di gradimento dei presidenti di Regione pubblicata dal Sole 24 Ore sta stretto a Del turco, che punta a conquistarne la coda superando persino Burlando”. Così Fabrizio Di Stefano, coordinatore regionale di An e consigliere segretario della Regione Abruzzo, commenta la “scellerata e irresponsabile disponibilità offerta da Del Turco ad ospitare i rifiuti campani, ribadita ieri sera nell’imbarazzante performance televisiva a Porta a Porta”.
“Non si possono affrontare problemi di tale rilevanza a cuor leggero trincerandosi dietro una presunta solidarietà fondata sul nulla – continua Di Stefano – ignorando con arroganza mista a superficialità il parere tecnico del settore ambiente della Regione, che ha giustamente parlato dell’Abruzzo come di una regione a rischio, e, soprattutto, calpestando sprezzantemente la volontà degli abruzzesi. Anche in questa occasione, come in innumerevoli altre, infatti, Del Turco ha manifestato la propria insofferenza per ogni principio di confronto democratico, facendo finta di dimenticare che decisioni così impegnative, complesse quanto delicate, non possono non essere prima approfondite e poi eventualmente condivise dal consiglio regionale. A Del Turco vogliamo ricordare che il ruolo di presidente della Regione non corrisponde a quello da lui interpretato quale monarca. Se Del Turco pensa di barattare l’ingresso dei rifiuti campani per acquisire un credito con il governo centrale – al fine magari di ottenere l’autorizzazione ad utilizzare le economie vincolate necessarie a far quadrare un bilancio vuoto quanto illegittimo o magari chissà cos’altro – si è sbagliato di grosso: la tutela ambientale e, con essa, la salute degli abruzzesi rappresentano un patrimonio che non è nelle disponibili del presidente”.
“Rifiuti dalla Campania: l’opposizione chiederà un Consiglio straordinario”
«Insieme agli altri esponenti dell’opposizione chiederemo che Del Turco riferisca nel corso di un Consiglio regionale straordinario circa la volontà che ha manifestato nel corso del vertice di Palazzo Chigi».
«Vogliamo che ci venga spiegato come e in che modo l’Abruzzo può accogliere i rifiuti che provengono da Napoli, anche e soprattutto in virtù del fatto che Gerardini, dirigente del settore rifiuti della Regione, ha chiarito che le nostre discariche sono al capolinea: una posizione forte considerato che a sostenere questa tesi è un ex deputato Ds che ha un incarico fiduciario, essendo stato assunto per chiamata esterna».
«È ora che Del Turco capisca che in Abruzzo c’è anche un’assemblea che rappresenta il popolo con cui ha il dovere di condividere le scelte e che le sue accelerazioni in solitaria, sino ad ora, hanno avuto l’unico risultato di sfiancare la Regione senza produrre alcun esito positivo».
“Sui rifiuti campani inammissibili le dichiarazioni di Del Turco”
«Prima ancora che il governo glielo chieda, Del Turco ha già dichiarato la disponibilità ad ospitare i rifiuti campani: la cosa è inammissibile e faremo sentire la nostra voce».
«Solo 24 ore fa il dirigente del settore rifiuti della Regione Abruzzo ha spiegato che entro il 2008 non avremo più spazio per i nostri rifiuti e, nonostante ciò, Del Turco si impegna ad ospitare quelli di altri» prosegue Di Stefano, che continua: «basta pensare alla situazione di Teramo e L’Aquila per capire che accettare il pattume partenopeo equivale ad un suicidio».«La realtà è che Del Turco va a Roma per barattare l’ingresso dei rifiuti campani con l’autorizzazione ad utilizzare le economie che servono a far quadrare il bilancio, a far chiudere un occhio sul mancato risanamento sanitario e ottenere risorse aggiuntive necessarie a nascondere i limiti della sua incapacità ma se i conti regionali sono totalmente fuori controllo e il debito regionale cresce è chi amministra a doverne pagare le spese, non l’Abruzzo».
«Non ci può essere solidarietà quando di mezzo ci sono vicende torbide e condite da un uso spregiudicato e clientelare di ingenti risorse statali ed europee se non quella intollerabile che si sta delineando per pagare dazio ad un collega di partito, altrettanto inadatto a gestire una regione».
«Pensavamo che il centro-sinistra ci avesse fatto già toccare il fondo del barile ma, francamente, da questa classe politica c’è sempre da aspettarsi una gara al ribasso e la dichiarazione odierna di Del Turco ne sono una prova; sappia, però, il governatore, che stavolta la nostra protesta sarà ancor più vibrante e certo non ci fermeremo solamente alle sedi istituzionali, chiamando alla mobilitazione tutti gli abruzzesi in difesa del territorio».
Rifiuti: in Abruzzo arriveranno 15 mila tonnellate in quattro mesi
giovedì 10 gennaio 2008
Neve Azzurra 2008. Fini a Roccaraso: Le alleanze prima del voto, i valori per allearsi, le liberalizzazioni
Sulla legge elettorale
Dalla festa di Fi Neve Azzurra di Roccaraso il centrodestra prova a chiudere la sua proposta di riforma alla legge elettorale, nel dibattito a cui hanno preso parte il presidente di An Gianfranco Fini, il capogruppo alla Camera di Fi Elio Vito e il senatore del Pd, Nicola Latorre.
Sul Centrodestra
"Bisogna essere chiari: senza un accordo all'interno la Casa delle Liberta' non c'e' piu'".
Gianfranco Fini lo ripete piu' volte e quasi ossessivamente alla manifestazione di Fi a Roccaraso, per chiedere agli alleati di non andare avanti in ordine sparso sulla legge elettorale. La convergenza registrata nelle ultime ore da parte di Fi, Udc, Pd e Prc preoccupa il leader di An che osserva: "Pensare che la legge elettorale possa essere approvata in parlamento dividendo il centrodestra, significa compiere un errore strategico. Puo' anche accadere, ma e' giusto che chi se ne assume la responsabilita' sia cosciente delle conseguenze". Per evitare il pericolo di marginalizzazione Fini si dice anche non interessato al problema leadership. Alla domanda specifica di un giornalista osserva: "So che non mi credete, ma non mi interessa. Mi interessano, invece, i valori, i programmi e le regole dello stare insieme". Per Fini la bozza Bianco ha ancora altri 15 giorni di vita, dopo e' praticamente "affossata". Una necessita' quella della condivisione, secondo Fini, anche per rafforzare la posizione del centrodestra nei confronti della maggioranza. "Se io e Berlusconi parliamo la stessa lingua - sottolinea - siamo piu' forti verso Veltroni". Durante e dopo il dibattito sulla legge elettorale il capogruppo forzista Elio Vito cerca di rassicurare l'alleato: "La scelta della coalizione - dice - non e' l'unico aspetto che ci interessa. Noi vogliamo che la proposta contenga tutto quello che Veltroni ha detto a Berlusconi, e cioe' i meccanismi che favoriscano la governabilita' e le aggregazioni. Se questi non ci sono, allora noi non siamo interessati".
mercoledì 9 gennaio 2008
Rifiuti Campania: l’Abruzzo (anzi Lanciano!) si accollerà la “munnezza”. Chi pagherà?
Eh sì, perché il grande genio di Del Turco ha detto che “dobbiamo accettare questa gara di solidarieta' con il popolo campano”!
Tra l’altro la recidiva Campania pare debba ancora saldare con il Consorzio stesso un debito di 63.0000 euro per il conferimento del 2004.
Come conferma il dirigente regionale Gerardini, Lanciano rimane una delle poche, forse l’unica discarica, ad avere ancora un piccola disponibilità di spazio. Insomma, se non si corre presto ai ripari, tra un po’ anche la nostra Regione rischierebbe una emergenza rifiuti.
Abbiamo raccolto un pò di notizie su questo caso...
Del Turco: l’Abruzzo accoglierà parte dei rifiuti della Campania
La Regione Abruzzo accogliera' una parte dei rifiuti della Campania perche' "e' importante accettare questa gara di solidarieta' con il popolo campano". Cosi' il presidente della regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, entrando a Palazzo Chigi per il vertice con il presidente del Consiglio sulla emergenza rifiuti. "Noi intendiamo partecipare per un pezzo - dice - alla soluzione del problema partenopeo perche' nella nostra regione c'e' posto anche per la solidarieta'".
E' il segretario generale Lamberto Quarta a specificare dove i conferimenti potranno essere accolti: "L'unico sito disponibile e' quello di Lanciano".Cioe' dovremmo ospitare in Abruzzo i rifiuti campani.
Il Dirigente Regionale: l’Abruzzo non può ospitare i rifiuti campani
La visione tecnica di chi conosce pero' lo stato reale dell'ecologia abruzzese nella sua globalita', e cioe' il dirigente del settore Franco Gerardini, non consiglia questa disponibilita' alla nostra regione.
Egli a tal proposito afferma:"Noi stiamo rischiando di diventare una seconda Campania, perche' tra quattro mesi Teramo non avra' piu' un sito in cui smaltire i suoi rifiuti".
Quindi, quello che Gerardini definisce "il nostro bauletto", cioe' la discarica lancianese che offre ancora un po' di spazio, potrebbe tornare utile alla nostra regione."
Senza contare-aggiunge Gerardini-che gia' anni fa ospitammo i rifiuti di Napoli, ma la Campania per quel servizio non ci pago' mai. Entro il 2008 noi saremo in ginocchio, come e piu' della Campania, perche' Teramo e' bloccata, L'Aquila da 14 anni porta i suoi rifiuti nella Marsica e la discarica di Celano reggera' ancora 3-4 mesi.Fino ad oggi-continua il dirigente- abbiamo lavorato per tappare i buchi e cercare una soluzione all'emergenza che si profila all'orizzonte. Cosi' abbiamo individuato una ventina di siti, in parte nuovi in parte da rimettere in funzione, che ci potrebbero consentire di gestire le settecentomila tonnellate di rifiuti che ogni anno produce l'Abruzzo. Ma se Teramo non si decidera' a sbloccare la discarica di Notaresco allora si che saranno guai".Questo lo scenario..
La delusione di Paolini
Il sindaco di Lanciano Filippo Paolini, pur esprimendo la massima solidarieta' all'emergenza che si sta vivendo a Napoli e nelle altre citta' della Campania, non conviene con l'ipotesi, prospettata da Del Turco, di conferire presso la discarica lancianese il pattume campano.
'Sono rimasto deluso e perplesso, dall'aver appreso solo dai giornali della proposta del governatore Ottaviano Del Turco, di dare la disponibilita' alla Regione Campania di conferire i rifiuti nella discarica di Lanciano . Mi sarei almeno aspettato una telefonata o una comunicazione al presidente del nostro Consorzio Rifiuti Riccardo La Morgia. Del resto, il dirigente del settore rifiuti della Regione Franco Gerardini ha gia' fatto sapere che l'Abruzzo non puo' accogliere pattume proveniente da altre zone d'Italia, perche' gia' e' alle prese con le emergenze di Teramo e L'Aquila. Non capisco, quindi, come il governatore possa esprimersi in senso contrario.Senza considerare - conclude il sindaco- che la Campania non ha ancora saldato i pagamenti dei conferimenti relativi all'altra emergenza rifiuti del 2004, quando il pattume di Napoli fini' nella discarica di Lanciano'
Paolini chiede comunque la convocazione di un tavolo tecnico, in cui vengano definiti tempi e quantita' degli eventuali conferimenti.
Il Presidente del Consorzio Rifiuti di Lanciano: la solidarietà costa
'La solidarieta' che in tutti questi anni abbiamo sempre assicurato ai Comuni, abruzzesi e non, alle prese con emergenze legate allo smaltimento dei rifiuti, ci e' costata finora il 40 per cento della capienza della discarica di Lanciano.' E' quanto sostiene Riccardo La Morgia, presidente del Consorzio Comprensoriale Smaltimento Rifiuti di Lanciano, a cui aderiscono 53 centri della provincia di Chieti.
'Gia' nel 2004 la discarica comprensoriale di Lanciano accolse circa 50 tonnellate di pattume campano, senza che il corrispettivo del servizio - 63mila euro - venisse mai saldato. Ad oggi - continua La Morgia - continuiamo a smaltire i rifiuti provenienti dall'Aquila e da altri 3 centri della provincia. Il punto e' che queste situazioni hanno portato ad un accorciamento della vita residua della nostra discarica, che doveva durare per almeno altri 10 anni. E' quindi indispensabile che la Provincia di Chieti ci autorizzi ad aumentare la cubatura, altrimenti nel giro di qualche anno anche i nostri 53 comuni soci si troveranno nella necessita' di realizzare a proprie spese un nuovo impianto di smaltimento'.
I Verdi sui rifiuti campani: irricevibile,inaccettabile,improponibile
Dulcis in fundo e imprescindibile, visto l'argomento, l'opinione dei Verdi sull'ipotesi di dirottamento del pattume campano presso la discarica di Lanciano; a parlarne e' il capogruppo al Consiglio regionale Walter Caporale:
Giovanni Pace scrive a Del Turco sulla questione rifiuti
Emergenza rifiuti in Campania: le dichiarazioni di Alleanza Nazionale
RIFIUTI: LANDOLFI, GOVERNO HA COLPE. ORA INDIVIDUI RESPONSABILI
Così il parlamentare di An Mario Landolfi, coordinatore regionale del partito in Campania, ha chiuso il suo intervento in aula alla Camera dopo la relazione del ministro Vannino Chiti sull'emergenza dei rifiuti in Italia. "Oggi - ha incalzato l'esponente di An - a riferire in aula non ci dovrebbe essere il ministro Chiti, ma il presidente del Consiglio che in questi giorni terribili non ha nemmeno trovato il tempo, o forse il coraggio, di recarsi in Campania".
"Ci saremmo aspettati da lei ministro Cireneo Chiti - ha sottolineato il deputato - una sincera autocritica e invece constatiamo che vi rimettete ancora una volta alla clemenza di quelle regioni che potrebbero aiutarvi a risolvere il problema. La differenza tra noi e voi è che noi le nostre responsabilità ce le siamo assunte sempre, mentre voi non ve le assumete e avete preferito delegittimare un commissario di Governo pur di salvare l'uniformità della facciata di Governo". Landolfi punta il dito contro il governatore della Campania Bassolino e chiede "in quale nazione al mondo un governatore che vede la propria Regione sprofondare nell'immondizia non passarebbe la mano?.
Per il deputato di An, infine, "non si può più nascondere dietro il sillogismo camorra-spazzatura: quello della camorra è un alibi che non può servire più a nessuno, perché questo problema non esiste in Calabria dove c'è la 'ndrangheta, non c'è in Sicilia dove c'è la mafia. Esiste in Campania".
"Bassolino non si dimette e il Governo Prodi ancora non procede a commissariarlo: un disgustoso esempio di attaccamento alla poltrona. I ragazzi campani oggi stanno difendendo la dignità della politica e dell'Italia. Azione Universitaria è orgogliosa della manifestazione contro Bassolino".
Così Giovanni Donzelli, presidente nazionale di Azione universitaria, movimento studentesco vicino ad An, commenta la manifestazione di questa mattina indetta da AU e da AG di Napoli fuori dalla Regione Campania."Se Bassolino non ha la dignità di dimettersi, deve essere cacciato - prosegue Donzelli - quando un imprenditore sbaglia tutto, fallisce; è impensabile che un politico dopo aver causato disastri di queste dimensioni, resti tranquillamente al proprio posto. I nostri ragazzi di Napoli, guidati da Sansoni, Foderini e Argo, non si fermeranno certo con la manifestazione di oggi. Napoli è un gioiello che deve essere difeso ad oltranza dal malgoverno".
"E' finita la favola della presunta superiorità della sinistra nel governare. Bassolino e la Iervolino in Campania, Veltroni a Roma e Prodi al Governo - conclude Donzelli a nome dei giovani studenti di destra - dimostrano tutta la superficialità della politica basata sull'apparenza".
"Da Prodi arrivano solo annunci, non atti concreti" è il commento del presidente di An, Gianfranco Fini, alle decsioni del governo sull'emergena rifiuti in Campania. Dopo aver riunito l'ufficio politico del partito nel capoluogo campano, il leader di An sottolinea le responsabilità del governo nazionale, oltre che di quello locale, nell'emergenza in atto e sottolinea che "Prodi dovrebbe avvertire anche lui la necessità di venire a Napoli a scusarsi con la città", scuse "accompagnate da un provvedimento per garantire il diritto di non pagare la tassa sui rifiuti, un'imposta collegata ad un servizio".
"Ho un senso di schifo, provo grande solidarietà nei confronti dei napoletani perché questa città che ha potenzialità da capitale, conosciuta in tutto il mondo, è ridotta in questo modo: fa male vederla così e i napoletani hanno il sacrosanto diritto di chiedere conto di queste scempio". Sono le prime parole che Gianfranco Fini pronuncia durante una passeggiata nel quartiere di Porta Nolana a Napoli. Il leader di An cammina, con al fianco Andrea Ronchi, Ignazio La Russa, Gianni Alemanno e Mario Landolfi, nelle vie del centro del capoluogo partenopeo e nelle strade nei quali si accumula la spazzatura, vera e propria emergenza delle ultime settimane a Napoli. "In tutto il mondo, quando si pensa all'Italia - aggiunge il leader di An prima di andare via -, si pensa a Napoli, Venezia e Roma. Oggi, in tutte le tv del mondo, compresa Al Jazeera, stanno scorrendo immagini di una Napoli sommersa dalla spazzatura. Ogni italiano deve esprimere oggi solidarietà alla gente come voi".
"A differenza di ciò che sostiene l'on. Veltroni, l'ammissione di responsabilità del presidente della Campania Bassolino contenuta nella lettera pubblicata da la Repubblica non è né seria né onesta né responsabile. Per la semplice ragione che è ampiamente incompleta, come risulta dagli atti ufficiali. Basta rileggere non l'interrogazione di un parlamentare di opposizione, ma la relazione sulla Campania, approvata all'unanimità (quindi anche dai colleghi di schieramento e di partito di Bassolino) nella seduta del 26 gennaio 2006, al termine della 14^ legislatura, dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti. Si scopre così che, dopo cinque anni abbondanti di commissariamento dei rifiuti in Campania gestiti dal Centrosinistra (un anno col presidente Losco e quattro con Bassolino) allorché al marzo del 2004 subentra come commissario il prefetto Catenacci, al momento del passaggio delle consegne da Bassolino a Catenacci, il Commissariato aveva speso quasi 620 milioni di euro ed era indebitato per altri 600 milioni.La metà della spesa era stata destinata per le attività connesse alla raccolta differenziata; ciò nonostante, non erano stati neanche lontanamente sfiorati gli obiettivi fissati nel decreto Ronchi (35%), attestandosi, per esempio, la provincia di Napoli al 5% negli anni 2003-2004 (addirittura nel capoluogo, si passa dal 6% nel 2002 al 5% nel 2004).
"Giorgio Napolitano è il garante della Costituzione. E questa, all'articolo 126, prevede lo scioglimento del consiglio regionale in caso di impossibilità di funzionamento. Ebbene, in Campania il caso è così evidente che è l'Europa a minacciare sanzione". Così il parlamentare campano Italo Bocchino, in una intervista a Libero, torna sulla tragica situazione dei rifiuti che sta vivendo la città di Napoli e l'intera regione campana. Il deputato di An nel 2005 aveva conteso ad Antonio Sassolino la presidenza della Regione.
O' governatore traballa. Dica la verità: non invidia affatto quella poltrona..."La verità è semplice. E la conosce anche Sassolino. Di fronte ad una emergenza rifiuti del genere ci vuole un evento traumatico, la politica non è attrezzata. Aprono Pianura? Basterà per qualche settimana. Inaugureranno il termovalorizzatore di Acerra? Ci vorranno 50 anni per smaltire le ecoballe".
E allora?"Il Quirinale scelga tre commissari. Mi permetto qualche suggerimento: l'ex capo di Confindustria, Antonio D'Amato, l'ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro, e l'ex ministro della Salute, Umberto Veronesi".
Con quali competenze?"Il primo con delega allo sviluppo, il secondo alla lotta alla criminalità, il terzo alla sanità regionale. Due o tre anni di commissariamento con pieni poteri per poi tornare al voto. In una situazione normalizzata".
"Le dimissioni di Bassolino sarebbero utilissime a recuperare la fiducia dei campani nelle istituzioni. Se, come ha lamentato lo stesso prefetto Pansa, i cittadini sono diffidenti è anche perché continuano incredibilmente a vedere ancora rappresentata la Campania da chi l'ha fatta assurgere a vergogna nazionale e continentale. Non chiediamo un capro espiatorio. Vogliamo solo che il principale artefice di quest'autentica catastrofe ambientale, sociale e sanitaria tolga finalmente il disturbo. Il presidente Napolitano richiami Bassolino all'adempimento di questo elementare atto di responsabilità". Lo ha dichiarato il coordinatore regionale di Alleanza Nazionale, on. Mario Landolfi."La situazione della Regione Campania - aggiunge il deputato campano di An, Italo Bocchino - è ormai insostenibile e senza soluzione, richiedendo pertanto una decisione forte da parte delle autorità competenti. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha il dovere istituzionale di attivare l'art. 126 della Costituzione procedendo allo scioglimento del Consiglio regionale e alla conseguente nomina di tre commissari che affrontino l'emergenza definitivamente". "Napolitano - prosegue Bocchino - potrebbe nominare commissari Antonio D'Amato con la delega allo sviluppo, Gianni Di Gennaro con la delega alla lotta alla criminalita' e all'emergenza ambientale e Umberto Veronesi con la delega alla ristrutturazione del sistema sanitario regionale. Sarebbe una scelta saggia ed istituzionale che chiamerebbe a risolvere i gravi problemi attuali soggetti riconosciuti capaci a livello nazionale ed internazionale". "Affidarsi all'ex presidente di Confindustria, all'ax capo della polizia e all'ex ministro della salute - ha concluso - sarebbe un segnale forte, alto, nobile e risolutivo. Invitiamo Napolitano ad intervenire prima che la Campania diventi la vergogna d'Europa".
Di Stefano (An): “Abruzzo Engineering come l’Istituto Zooprofilattico”
lunedì 7 gennaio 2008
Sondaggio "Governance poll 2007" : in Abruzzo netta bocciatura degli amministratori del centrosinistra.
In Abruzzo netta debacle per gli amministratori del centrosinistra:
- il presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, e' al 17esimo posto, il penultimo, considerando che in Trentino e in Valle d'Aosta non e' prevista l'elezione diretta del presidente e che il governatore del Molise nel 2006 non fu testato in quanto rieletto a novembre in corso di rilevazione. Del Turco, in particolare, e' passato dal 58,1% di quando fu eletto ad un gradimento del 45% rilevato nel 2007.
- per i Sindaci sembra spuntarla solo il sindaco di Pescara, Luciano D'Alfonso, all'ottavo posto. Ma c’è da scommettere che, alla luce delle recenti vicende giudiziarie che lo coinvolgono, l’indice di gradimento è probabilmente calato. Al 36esimo posto troviamo il sindaco di Teramo, Giovanni Chiodi (Cdl) con un consenso leggermente in flessione. Segue, al 43esimo posto, il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente (cs) che guadagna piu' di tre punti rispetto al consenso di quando fu eletto. Chiude la classifica dei sindaci abruzzesi quello di Chieti, Francesco Ricci (cs) classificatosi al 78esimo posto. Dal 2006 il primo cittadino ha perso 4 punti e mezzo.
- per quanto riguarda le Province i presidenti – tutti di centrosinistra- sono quasi fanalino di coda e tutti in perdita di consenso. Il presidente della Provincia di Teramo, Ernino D'Agostino e' al 79esimo posto seguito dall'85esimo posto di Stefania Pezzopane, presidente della Provincia dell'Aquila. A due distanze, all'87esimo posto, c'e' il presidente della Provincia di Pescara, Giuseppe De Dominicis). Chiude la classifica abruzzese il presidente della provincia di Chieti Tommaso Coletti fermo al 96esimo posto con 5 punti in meno rispetto al 2006.
Mauro Febbo (AN) all’attacco su Coletti in caduta libera
Ecco il commento impietoso di Mauro Febbo, capogruppo di Alleanza Nazionale in Consiglio Provinciale ed ex presidente della Provincia di Chieti sulla pessima performance di Coletti:
"Un'altra sonora bocciatura si abbatte sulla Provincia di Chieti. Dopo quella sulla Qualita' della vita, che vede la provincia al 72esimo posto dopo aver perso ben 18 posizioni, dal quotidiano Il Sole 24 ore arriva oggi la nettissima bocciatura del presidente Tommaso Coletti il quale, nella classifica sul gradimento dei presidenti delle Province d'Italia, e' precipitato al 98esimo posto, praticamente in caduta libera, ultimo fra i presidenti delle Province d'Abruzzo, con un indice che si attesta al 45%".
"Un risultato pesantissimo, se si considera che, ancora una volta, a dare il voto all'operato di Coletti sono direttamente i cittadini. Ma era difficile immaginare un risultato diverso. Il presidente Coletti risponde alle circostanziate e documentate critiche dei Gruppi consiliari di minoranza con insulti personali e, fatto ancora piu' grave, non risponde sui problemi veri.
Non da' risposte sul rispetto del Patto di Stabilita', sul futuro delle societa' Ops e Alesa, sul proliferare dei lavoratori interinali, sulla sostanziosa variazione di bilancio che bisognera' fare entro febbraio, sui debiti verso i fornitori che non vengono pagati perche' altrimenti salta il Patto di Stabilita', sui lavori piu' volte annunciati ma che non partono lungo la Fondo Valle Alento, su quelli interminabili per il dissesto idrogeologico di Lanciano mentre solo dopo tre anni e mezzo possono iniziare quelli della rotonda di Marcianese.
In compenso marcia spedita l'organizzazione delle festicciole e dei buffet pagati con i soldi dei cittadini. Quanto al capogruppo del Partito Democratico Camillo D'Amico farebbe bene, piuttosto che a difendere una Giunta indifendibile, a tenere unito il suo gruppo politico che nello spazio di pochi mesi ha perso il consigliere Palmerino Fagnilli ed ha visto le dimissioni del consigliere Silvio Paolucci da delegato al Bilancio e del consigliere Amedeo D'Ortona dalla commissione Urbanistica. Come dire che alla bocciatura dei cittadini si e' aggiunta quella di pezzi importanti della stessa maggioranza".
Di Stefano (AN): Del Turco, sempre più "sgradito" agli abruzzesi...
«Il governo del centro-sinistra in Abruzzo: una debacle» è il commento del coordinatore regionale di An Fabrizio Di Stefano ai dati pubblicati questa mattina dal Sole 24 Ore sul gradimento di governatori, presidenti di provincia e sindaci dei comuni capoluogo.«A guidare la poco onorevole classifica dei meno amati dai cittadini è naturalmente il padre-padrone della sinistra abruzzese, Ottaviano Del Turco, posizionato al penultimo posto, capace di fare peggio anche del Bassolino sommerso dai rifiuti e meglio solo del suo collega ligure Burlando, noto per le discutibili evoluzioni automobilistiche contromano in autostrada: d’altronde è noto – sottolinea ironicamente Di Stefano – che Del Turco non guida…».«Se questa è la Regione che corre di cui parla il governatore – prosegue Di Stefano – due sono le alternative: o gli abruzzesi non se ne sono accorti oppure è una corsa che ci porta dritti dritti ad un precipizio, considerato che il timoniere non sembra aver chiara la rotta».«Per quanto riguarda i presidenti di provincia – continua il coordinatore di An – i quattro esponenti del Pd a capo delle rispettive amministrazioni si trovano in piena zona retrocessione: D’Agostino è 79°, la Pezzopane 85°, De Dominicis 87° e, buon ultimo, Coletti 96°».«Il Governance Poll diramato dal quotidiano di Confindustria – conclude Di Stefano – disegna in maniera inequivocabile lo stato d’animo degli abruzzesi, gravati da una morsa fiscale insostenibile e da una disoccupazione che in certe aree tocca il 30%, che assistono ad una mancanza di qualsiasi strategia di rilancio del territorio, ad un utilizzo scriteriato delle risorse e ad una incapacità diffusa di dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini: un panorama a tinte fosche creato dal centro-sinistra che non hanno mancato di bocciare sonoramente attraverso le risposte al sondaggio del Sole 24 Ore».
domenica 6 gennaio 2008
Sinistra e Destra pari sono? (di Marcello De Angelis)
Revelli assegna la religiosità alla destra e la ribellione alle tradizioni alla sinistra, ma questo crea dei problemi su laicità e laicismo che a mio avviso appartengono, almeno oggi, l’una alla destra e il secondo alla sinistra.