lunedì 14 gennaio 2008

Rifiuti: OdG di Alleanza Nazionale in Consiglio Comunale e Provinciale

Invitiamo tutti gli eletti negli enti locali coinvolti nella "questione rifiuti" abruzzese a proporre il seguente ordine del giorno nei rispettivi consigli comunali già presentato da Alleanza Nazionale in Consiglio Provinciale e Comunale

Scarica qui l'OdG in formato Word (.doc)

ORDINE DEL GIORNO SUI RIFIUTI

IL CONSIGLIO PROVINCIALE/CONSIGLIO COMUNALE


PREMESSO

  • che a distanza di circa tre anni la Regione Abruzzo si trova a dover affrontare nuovamente la problematica connessa all’emergenza rifiuti in Campania;
  • che il Governo nazionale, lo scorso 9 gennaio, ha convocato i Presidenti delle Regioni invitando gli stessi a farsi carico di una quota parte dei rifiuti campani da smaltire;
  • che nell’ambito di tale vertice il Presidente Del Turco ha aderito all’invito dando la disponibilità della Regione Abruzzo “sic et simpliciter” allo smaltimento dei rifiuti campani, in totale assenza di concertazione con i sindaci, i Presidenti delle Province, nonché i Presidenti dei Consorzi interessati;
  • che tale decisione è stata assunta autonomamente dal Presidente Del Turco ed in evidente contrasto con quanto comunicato ufficialmente dal Dirigente del Servizio Regionale Dott. Franco Gerardini (cfr. Il Centro del 9/1/2008) il quale aveva chiaramente rappresentato la grave situazione di emergenza esistente in parte della Regione Abruzzo (L’Aquila e Teramo), costretta a smaltire fuori ATO ma anche fuori regione, posizioni poi immotivatamente ritrattate dallo stesso Geradini;
  • che proprio per tali motivazioni (Cerratina che accoglie i rifiuti dell’Aquila, Isernia che accoglie quelli di Sulmona, Spoltore che accoglie quelli di Teramo), la DGR n. 1190 del 23/11/2007 pubblicata sul BURA speciale del 2/1/2008, testualmente recita che “permangono gravi difficoltà operative che non consentono un regolare svolgimento delle attività di smaltimento di rifiuti urbani, in particolare, nei territori delle Province di L’Aquila e Teramo e che tali difficoltà sono, non solo fonte di aggravi economici non più sopportabili per i bilanci degli Enti Locali interessati, ma stanno causando ulteriori difficoltà in altri territori (Province di Chieti e Pescara), per la “pressione” esercitata sugli impianti di smaltimento esistenti determinata dal conferimento di consistenti quote aggiuntive di rifiuti urbani provenienti dalle altre province”;
  • che la Regione Abruzzo ha appena licenziato il Piano Regionale Rifiuti, che all’art. 34, comma 1), stabilisce l’assoluto divieto di smaltimento di rifiuti urbani provenienti da fuori regione, fatta eccezione per deroghe straordinarie concordate e autorizzate dalle Province interessate;
  • che la Provincia di Chieti competente per territorio (la discarica di Cerratina in Lanciano è stata successivamente individuata con un dietro-front dal Dirigente Gerardini quale discarica oggetto dello smaltimento di ben 15.000 ton di rifiuti urbani provenienti dalla Campania nei prossimi 4 mesi) non è stata né coinvolta né interessata (dichiarazioni del Presidente Coletti nel Consiglio Provinciale del 10/01/2008);
  • che la discarica di Cerratina rimane comunque di proprietà dei sindaci, che attendono da mesi il riconoscimento della volumetria sottratta agli stessi dai conferimenti obbligati extra provincia (soprattutto L’Aquila) del 2006 e 2007, e che devono essere essere necessariamente coinvolti nelle decisioni riguardanti la discarica stessa;
  • che per lunedì 14 gennaio in Lanciano è stata disposta la convocazione d’urgenza dell’assemblea dei 53 sindaci e che sembra istituzionalmente corretto attendere la decisione che verrà assunta in quella sede

    CONSIDERATO CHE

il piano concordato tra il Commissario De Gennaro e i Presidenti della Regioni prevede lo smaltimento di alcune decine di migliaia di rifiuti compatti non meglio classificati nelle seguenti regioni: Piemonte, Abruzzo, Liguria, Emilia, Molise, Lazio, Calabria, Sicilia, Sardegna, Toscana con quantitativi variabili tali che l’Abruzzo comunque accoglierà rifiuti indifferenziati e compatti in misura
- 15 (quindici) volte superiore a quelli della Liguria
- 10 (dieci) volte superiore a quelli della Calabria e della Sicilia
- 5 (cinque) volte superiore a quelli del Molise
- 4 (quattro) volte superiore a quelli della Toscana
- 3 (tre) volte superiore a quelli dell’Emilia Romagna

Tutto quanto sopra premesso

DELIBERA

di impegnare il Presidente della Giunta Provinciale / il Sindaco ad inviare una nota ufficiale al Presidente Del Turco con cui si chiede:

-la revoca immediata di qualsiasi decisione assunta dalla Regione Abruzzo relativa allo smaltimento delle 15.000 tonnellate di rifiuti campani;

-il coinvolgimento delle Province interessate (delegate alla materia), dei Comuni sedi delle discariche individuate e delle Assemblee dei Sindaci dei Consorzi titolari delle stesse, al fine di valutare la possibilità di accogliere un quantitativo che venga comunque ridotto da 15.000 ton a 5.000 ton, valore in linea con quelli accettati dalle altre Regioni;

-l’intervento immediato dell’A.R.T.A. e dell’A.S.L. territorialmente competente al fine di classificare qualitativamente la tipologia dei rifiuti in ingresso, prima che ne venga autorizzato lo smaltimento in discarica (come, ad esempio, hanno imposto altre regioni, tra le quali il Lazio);

-che il Presidente Del Turco faccia formale richiesta al Governo Nazionale affinché si impegni a coinvolgere tutte le regioni d’Italia, senza distinzione alcuna, trattandosi di evento che riveste carattere di estrema urgenza e interessa, pertanto, l’intera Nazione;

-che dalla Regione Campania giungano, a fronte di questa ulteriore dimostrazione di solidarietà e disponibilità, segnali forti di assunzione di responsabilità per una situazione che nuovamente si è dimostrata priva di ogni e qualsivoglia strategia di governance .

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