mercoledì 9 gennaio 2008

Emergenza rifiuti in Campania: le dichiarazioni di Alleanza Nazionale

RIFIUTI: LANDOLFI, GOVERNO HA COLPE. ORA INDIVIDUI RESPONSABILI


"E' ormai ineludibile un'assunzione di responsabilità da parte vostra: il governo ha delle colpe ben precise per quanto sta accadendo in Campania e adesso ha il compito di individuare i responsabili, perché questa situazione che fa soffrire i napoletani fa arrossire tutti gli italiani agli occhi dell'Europa e del mondo intero".

Così il parlamentare di An Mario Landolfi, coordinatore regionale del partito in Campania, ha chiuso il suo intervento in aula alla Camera dopo la relazione del ministro Vannino Chiti sull'emergenza dei rifiuti in Italia. "Oggi - ha incalzato l'esponente di An - a riferire in aula non ci dovrebbe essere il ministro Chiti, ma il presidente del Consiglio che in questi giorni terribili non ha nemmeno trovato il tempo, o forse il coraggio, di recarsi in Campania".

"Ci saremmo aspettati da lei ministro Cireneo Chiti - ha sottolineato il deputato - una sincera autocritica e invece constatiamo che vi rimettete ancora una volta alla clemenza di quelle regioni che potrebbero aiutarvi a risolvere il problema. La differenza tra noi e voi è che noi le nostre responsabilità ce le siamo assunte sempre, mentre voi non ve le assumete e avete preferito delegittimare un commissario di Governo pur di salvare l'uniformità della facciata di Governo". Landolfi punta il dito contro il governatore della Campania Bassolino e chiede "in quale nazione al mondo un governatore che vede la propria Regione sprofondare nell'immondizia non passarebbe la mano?.

Per il deputato di An, infine, "non si può più nascondere dietro il sillogismo camorra-spazzatura: quello della camorra è un alibi che non può servire più a nessuno, perché questo problema non esiste in Calabria dove c'è la 'ndrangheta, non c'è in Sicilia dove c'è la mafia. Esiste in Campania".

RIFIUTI: DONZELLI (AU), BASSOLINO ATTACCATO A POLTRONA. ORGOGLIOSI DEI RAGAZZI DI NAPOLI


"Bassolino non si dimette e il Governo Prodi ancora non procede a commissariarlo: un disgustoso esempio di attaccamento alla poltrona. I ragazzi campani oggi stanno difendendo la dignità della politica e dell'Italia. Azione Universitaria è orgogliosa della manifestazione contro Bassolino".

Così Giovanni Donzelli, presidente nazionale di Azione universitaria, movimento studentesco vicino ad An, commenta la manifestazione di questa mattina indetta da AU e da AG di Napoli fuori dalla Regione Campania."Se Bassolino non ha la dignità di dimettersi, deve essere cacciato - prosegue Donzelli - quando un imprenditore sbaglia tutto, fallisce; è impensabile che un politico dopo aver causato disastri di queste dimensioni, resti tranquillamente al proprio posto. I nostri ragazzi di Napoli, guidati da Sansoni, Foderini e Argo, non si fermeranno certo con la manifestazione di oggi. Napoli è un gioiello che deve essere difeso ad oltranza dal malgoverno".

"E' finita la favola della presunta superiorità della sinistra nel governare. Bassolino e la Iervolino in Campania, Veltroni a Roma e Prodi al Governo - conclude Donzelli a nome dei giovani studenti di destra - dimostrano tutta la superficialità della politica basata sull'apparenza".

RIFIUTI: FINI, PRODI SI SCUSI CON NAPOLI E SOSPENDA TARSU

"Da Prodi arrivano solo annunci, non atti concreti" è il commento del presidente di An, Gianfranco Fini, alle decsioni del governo sull'emergena rifiuti in Campania. Dopo aver riunito l'ufficio politico del partito nel capoluogo campano, il leader di An sottolinea le responsabilità del governo nazionale, oltre che di quello locale, nell'emergenza in atto e sottolinea che "Prodi dovrebbe avvertire anche lui la necessità di venire a Napoli a scusarsi con la città", scuse "accompagnate da un provvedimento per garantire il diritto di non pagare la tassa sui rifiuti, un'imposta collegata ad un servizio".
"Se è sospeso, come è sotto gli occhi di tutto il mondo, il governo centrale - propone Fini - potrebbe operare una giusta compensazione del minore introito nelle casse comunali con un intervento finanziario ad hoc".
Riguardo la nomina di De Gennaro a commissario straordinario, Fini ha riconosciuto l'onestà dell'ex capo della Polizia come "servitore dello Stato, ma la sua nomina - conclude - avrà un senso solo se in 15 giorni saprà liquidare l'esperienza fallimentare del commissariamento straordinario per lo smaltimento dei rifiuti".
RIFIUTI: FINI A NAPOLI, PROVO UN SENSO DI SCHIFO. SOLIDARIETA' A NAPOLETANI

"Ho un senso di schifo, provo grande solidarietà nei confronti dei napoletani perché questa città che ha potenzialità da capitale, conosciuta in tutto il mondo, è ridotta in questo modo: fa male vederla così e i napoletani hanno il sacrosanto diritto di chiedere conto di queste scempio". Sono le prime parole che Gianfranco Fini pronuncia durante una passeggiata nel quartiere di Porta Nolana a Napoli. Il leader di An cammina, con al fianco Andrea Ronchi, Ignazio La Russa, Gianni Alemanno e Mario Landolfi, nelle vie del centro del capoluogo partenopeo e nelle strade nei quali si accumula la spazzatura, vera e propria emergenza delle ultime settimane a Napoli. "In tutto il mondo, quando si pensa all'Italia - aggiunge il leader di An prima di andare via -, si pensa a Napoli, Venezia e Roma. Oggi, in tutte le tv del mondo, compresa Al Jazeera, stanno scorrendo immagini di una Napoli sommersa dalla spazzatura. Ogni italiano deve esprimere oggi solidarietà alla gente come voi".
RIFIUTI: MANTOVANO, RESPONSABILITA' BASSOLINO RICONOSCIUTE DAL PARLAMENTO

"A differenza di ciò che sostiene l'on. Veltroni, l'ammissione di responsabilità del presidente della Campania Bassolino contenuta nella lettera pubblicata da la Repubblica non è né seria né onesta né responsabile. Per la semplice ragione che è ampiamente incompleta, come risulta dagli atti ufficiali. Basta rileggere non l'interrogazione di un parlamentare di opposizione, ma la relazione sulla Campania, approvata all'unanimità (quindi anche dai colleghi di schieramento e di partito di Bassolino) nella seduta del 26 gennaio 2006, al termine della 14^ legislatura, dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti. Si scopre così che, dopo cinque anni abbondanti di commissariamento dei rifiuti in Campania gestiti dal Centrosinistra (un anno col presidente Losco e quattro con Bassolino) allorché al marzo del 2004 subentra come commissario il prefetto Catenacci, al momento del passaggio delle consegne da Bassolino a Catenacci, il Commissariato aveva speso quasi 620 milioni di euro ed era indebitato per altri 600 milioni.La metà della spesa era stata destinata per le attività connesse alla raccolta differenziata; ciò nonostante, non erano stati neanche lontanamente sfiorati gli obiettivi fissati nel decreto Ronchi (35%), attestandosi, per esempio, la provincia di Napoli al 5% negli anni 2003-2004 (addirittura nel capoluogo, si passa dal 6% nel 2002 al 5% nel 2004).
L'assenza di raccolta differenziata ha fatto sì che le tanto pubblicizzate ecoballe, prodotte dagli impianti di CDR, non fossero altro che immondizia: pertanto, del tutto inutilizzabili come combustibile. Sono stati impiegati più di un miliardo e 200 milioni di euro per giungere al risultato di smaltire i rifiuti in discarica o di trasportarli fuori Regione. Le discariche e i trasporti sono stati due settori che hanno fatto la felicità - e i profitti - della camorra: nella medesima relazione della Commissione Parlamentare si legge che numerose imprese di trasporto individuate dal Commissariato (e talora imposte dallo stesso Commissariato ai Comuni) sono state colpite dal Prefetto con una misura interdittiva antimafia; molti terreni, utilizzati come discariche, sono stati acquistati da soggetti indagati dalla Procura di Napoli per mafia e rivenduti alla società concessionaria del Commissariato, talora nello stesso giorno, a costi quintuplicati. I risultati sono stati che l'immondizia è cresciuta, di pari passo con i proventi della camorra e con gli stipendi della dirigenza del Commissariato: dai 16.638 euro della gestione Rastrelli, si è passati ai 698.000 della gestione Bassolino del 2001, ai 2.270.000 delle gestioni 2002 e 2003. Conclusione: la confessione di Bassolino sarà apprezzabile se sarà completa, e non solo al 10%. Ancora di più se, come logica impone, sarà seguita da dimissioni irrevocabili.
RIFIUTI: BOCCHINO, NAPOLITANO SCIOLGA CONSIGLIO REGIONALE CAMPANIA

"Giorgio Napolitano è il garante della Costituzione. E questa, all'articolo 126, prevede lo scioglimento del consiglio regionale in caso di impossibilità di funzionamento. Ebbene, in Campania il caso è così evidente che è l'Europa a minacciare sanzione". Così il parlamentare campano Italo Bocchino, in una intervista a Libero, torna sulla tragica situazione dei rifiuti che sta vivendo la città di Napoli e l'intera regione campana. Il deputato di An nel 2005 aveva conteso ad Antonio Sassolino la presidenza della Regione.
O' governatore traballa. Dica la verità: non invidia affatto quella poltrona..."La verità è semplice. E la conosce anche Sassolino. Di fronte ad una emergenza rifiuti del genere ci vuole un evento traumatico, la politica non è attrezzata. Aprono Pianura? Basterà per qualche settimana. Inaugureranno il termovalorizzatore di Acerra? Ci vorranno 50 anni per smaltire le ecoballe".
E allora?"Il Quirinale scelga tre commissari. Mi permetto qualche suggerimento: l'ex capo di Confindustria, Antonio D'Amato, l'ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro, e l'ex ministro della Salute, Umberto Veronesi".
Con quali competenze?"Il primo con delega allo sviluppo, il secondo alla lotta alla criminalità, il terzo alla sanità regionale. Due o tre anni di commissariamento con pieni poteri per poi tornare al voto. In una situazione normalizzata".
RIFIUTI: AN, CAMPANIA VERGOGNA EUROPEA. BASSOLINO SE NE VADA

"Le dimissioni di Bassolino sarebbero utilissime a recuperare la fiducia dei campani nelle istituzioni. Se, come ha lamentato lo stesso prefetto Pansa, i cittadini sono diffidenti è anche perché continuano incredibilmente a vedere ancora rappresentata la Campania da chi l'ha fatta assurgere a vergogna nazionale e continentale. Non chiediamo un capro espiatorio. Vogliamo solo che il principale artefice di quest'autentica catastrofe ambientale, sociale e sanitaria tolga finalmente il disturbo. Il presidente Napolitano richiami Bassolino all'adempimento di questo elementare atto di responsabilità". Lo ha dichiarato il coordinatore regionale di Alleanza Nazionale, on. Mario Landolfi."La situazione della Regione Campania - aggiunge il deputato campano di An, Italo Bocchino - è ormai insostenibile e senza soluzione, richiedendo pertanto una decisione forte da parte delle autorità competenti. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha il dovere istituzionale di attivare l'art. 126 della Costituzione procedendo allo scioglimento del Consiglio regionale e alla conseguente nomina di tre commissari che affrontino l'emergenza definitivamente". "Napolitano - prosegue Bocchino - potrebbe nominare commissari Antonio D'Amato con la delega allo sviluppo, Gianni Di Gennaro con la delega alla lotta alla criminalita' e all'emergenza ambientale e Umberto Veronesi con la delega alla ristrutturazione del sistema sanitario regionale. Sarebbe una scelta saggia ed istituzionale che chiamerebbe a risolvere i gravi problemi attuali soggetti riconosciuti capaci a livello nazionale ed internazionale". "Affidarsi all'ex presidente di Confindustria, all'ax capo della polizia e all'ex ministro della salute - ha concluso - sarebbe un segnale forte, alto, nobile e risolutivo. Invitiamo Napolitano ad intervenire prima che la Campania diventi la vergogna d'Europa".

1 commento:

Anonimo ha detto...

good start