lunedì 7 gennaio 2008

Sondaggio "Governance poll 2007" : in Abruzzo netta bocciatura degli amministratori del centrosinistra.

Il sondaggio "Governance poll 2007”, pubblicato oggi su Il Sole 24 Ore e realizzato dalla Ipr Marketing, misura il gradimento dei cittadini per i loro amministratori locali (sindaci, presidenti di Provincia e di Regione).


In Abruzzo netta debacle per gli amministratori del centrosinistra:

  • il presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, e' al 17esimo posto, il penultimo, considerando che in Trentino e in Valle d'Aosta non e' prevista l'elezione diretta del presidente e che il governatore del Molise nel 2006 non fu testato in quanto rieletto a novembre in corso di rilevazione. Del Turco, in particolare, e' passato dal 58,1% di quando fu eletto ad un gradimento del 45% rilevato nel 2007.

  • per i Sindaci sembra spuntarla solo il sindaco di Pescara, Luciano D'Alfonso, all'ottavo posto. Ma c’è da scommettere che, alla luce delle recenti vicende giudiziarie che lo coinvolgono, l’indice di gradimento è probabilmente calato. Al 36esimo posto troviamo il sindaco di Teramo, Giovanni Chiodi (Cdl) con un consenso leggermente in flessione. Segue, al 43esimo posto, il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente (cs) che guadagna piu' di tre punti rispetto al consenso di quando fu eletto. Chiude la classifica dei sindaci abruzzesi quello di Chieti, Francesco Ricci (cs) classificatosi al 78esimo posto. Dal 2006 il primo cittadino ha perso 4 punti e mezzo.

  • per quanto riguarda le Province i presidenti – tutti di centrosinistra- sono quasi fanalino di coda e tutti in perdita di consenso. Il presidente della Provincia di Teramo, Ernino D'Agostino e' al 79esimo posto seguito dall'85esimo posto di Stefania Pezzopane, presidente della Provincia dell'Aquila. A due distanze, all'87esimo posto, c'e' il presidente della Provincia di Pescara, Giuseppe De Dominicis). Chiude la classifica abruzzese il presidente della provincia di Chieti Tommaso Coletti fermo al 96esimo posto con 5 punti in meno rispetto al 2006.



Mauro Febbo (AN) all’attacco su Coletti in caduta libera

Ecco il commento impietoso di Mauro Febbo, capogruppo di Alleanza Nazionale in Consiglio Provinciale ed ex presidente della Provincia di Chieti sulla pessima performance di Coletti:


"Un'altra sonora bocciatura si abbatte sulla Provincia di Chieti. Dopo quella sulla Qualita' della vita, che vede la provincia al 72esimo posto dopo aver perso ben 18 posizioni, dal quotidiano Il Sole 24 ore arriva oggi la nettissima bocciatura del presidente Tommaso Coletti il quale, nella classifica sul gradimento dei presidenti delle Province d'Italia, e' precipitato al 98esimo posto, praticamente in caduta libera, ultimo fra i presidenti delle Province d'Abruzzo, con un indice che si attesta al 45%".
"Un risultato pesantissimo, se si considera che, ancora una volta, a dare il voto all'operato di Coletti sono direttamente i cittadini. Ma era difficile immaginare un risultato diverso. Il presidente Coletti risponde alle circostanziate e documentate critiche dei Gruppi consiliari di minoranza con insulti personali e, fatto ancora piu' grave, non risponde sui problemi veri.
Non da' risposte sul rispetto del Patto di Stabilita', sul futuro delle societa' Ops e Alesa, sul proliferare dei lavoratori interinali, sulla sostanziosa variazione di bilancio che bisognera' fare entro febbraio, sui debiti verso i fornitori che non vengono pagati perche' altrimenti salta il Patto di Stabilita', sui lavori piu' volte annunciati ma che non partono lungo la Fondo Valle Alento, su quelli interminabili per il dissesto idrogeologico di Lanciano mentre solo dopo tre anni e mezzo possono iniziare quelli della rotonda di Marcianese.
In compenso marcia spedita l'organizzazione delle festicciole e dei buffet pagati con i soldi dei cittadini. Quanto al capogruppo del Partito Democratico Camillo D'Amico farebbe bene, piuttosto che a difendere una Giunta indifendibile, a tenere unito il suo gruppo politico che nello spazio di pochi mesi ha perso il consigliere Palmerino Fagnilli ed ha visto le dimissioni del consigliere Silvio Paolucci da delegato al Bilancio e del consigliere Amedeo D'Ortona dalla commissione Urbanistica. Come dire che alla bocciatura dei cittadini si e' aggiunta quella di pezzi importanti della stessa maggioranza".

Di Stefano (AN): Del Turco, sempre più "sgradito" agli abruzzesi...

«Il governo del centro-sinistra in Abruzzo: una debacle» è il commento del coordinatore regionale di An Fabrizio Di Stefano ai dati pubblicati questa mattina dal Sole 24 Ore sul gradimento di governatori, presidenti di provincia e sindaci dei comuni capoluogo.«A guidare la poco onorevole classifica dei meno amati dai cittadini è naturalmente il padre-padrone della sinistra abruzzese, Ottaviano Del Turco, posizionato al penultimo posto, capace di fare peggio anche del Bassolino sommerso dai rifiuti e meglio solo del suo collega ligure Burlando, noto per le discutibili evoluzioni automobilistiche contromano in autostrada: d’altronde è noto – sottolinea ironicamente Di Stefano – che Del Turco non guida…».«Se questa è la Regione che corre di cui parla il governatore – prosegue Di Stefano – due sono le alternative: o gli abruzzesi non se ne sono accorti oppure è una corsa che ci porta dritti dritti ad un precipizio, considerato che il timoniere non sembra aver chiara la rotta».«Per quanto riguarda i presidenti di provincia – continua il coordinatore di An – i quattro esponenti del Pd a capo delle rispettive amministrazioni si trovano in piena zona retrocessione: D’Agostino è 79°, la Pezzopane 85°, De Dominicis 87° e, buon ultimo, Coletti 96°».«Il Governance Poll diramato dal quotidiano di Confindustria – conclude Di Stefano – disegna in maniera inequivocabile lo stato d’animo degli abruzzesi, gravati da una morsa fiscale insostenibile e da una disoccupazione che in certe aree tocca il 30%, che assistono ad una mancanza di qualsiasi strategia di rilancio del territorio, ad un utilizzo scriteriato delle risorse e ad una incapacità diffusa di dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini: un panorama a tinte fosche creato dal centro-sinistra che non hanno mancato di bocciare sonoramente attraverso le risposte al sondaggio del Sole 24 Ore».

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