venerdì 11 gennaio 2008

Rifiuti: in Abruzzo arriveranno 15 mila tonnellate in quattro mesi

La Regione ha dato la disponibilità a smaltire cento tonnellate al giorno fino a un massimo di 15 mila tonnellate di rifiuti provenienti dalla Campania per un periodo di quattro mesi, lo stesso della durata del commissariamento.
E se Napoli ringrazia in Abruzzo sale la tensione e crescono le critiche nei confronti del presidente Del Turco «colpevole» di aver preso una decisione «in totale autonomia».Il quantitativo è stato indicato ieri dalla Regione al tavolo tecnico-politico presso la presidenza del Consiglio dei Ministri - «non determinerebbe squilibri o scompensi gestionali nella situazione abruzzese».
Lo smaltimento avverrebbe nella discarica di Cerratina di Lanciano (Chieti), nella quale furono conferiti anche i rifiuti della crisi campana del 2004 e per il cui smaltimento il Consorzio di gestione non ha ancora ricevuto il pagamento di 64.000 di euro.
Nei prossimi mesi - ha detto il dirigente del servizio gestione rifiuti dell'Assessorato regionale all'ambiente Franco Gerardini - apriranno almeno altre due discariche, a Sulmona (300 mila metri cubi) e nella Marsica (tra Gioia dei Marsi e Pescina), le quali potranno rendere meno problematico lo smaltimento dei rifiuti prodotti in Abruzzo, dove vi sono situazioni di criticità.Intanto il presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, ha convocato per lunedì prossimo all'Aquila un tavolo tecnico-politico. Alle ore 11,30, incontrerà a palazzo Centi, all'Aquila, i presidenti delle quattro Province abruzzesi per discutere delle problematiche infrastrutturali. Nel pomeriggio, alle 15, sempre a palazzo Centi, il presidente Del Turco ha in programma una riunione di maggioranza che si occuperà di Piano sanitario ed emergenza rifiuti.
«SIAMO I PIU' GENEROSI»
Nella gara di solidarietà, così come la definisce il presidente Del Turco, l'Abruzzo sembra decisamente tra le regioni più buone: Emilia Romagna e Piemonte riceveranno infatti appena 5mila tonnellate a testa, (anche se la provincia di Torino si era detta invece contraria). In Toscana ne arriveranno 4mila tonnellate, come anche nelle Marche.Nel Molise 3mila, e mille in Calabria. Ha cambiato idea la Liguria che si era detta contraria: ha fatto sapere ieri, invece, di essere disponibile ad accogliere «un migliaio» di tonnellate.Solo Lombardia e Veneto devono sciogliere la riserva ma si confida, rilevano le fonti del palazzo, che si raggiunga la «totale adesione».Ed in Sardegna è giunta una prima nave con quasi 500 tonnellate e con essa sono aumentate anche le polemiche, cominciate già mercoledì sera dopo l'annuncio del presidente Soru.
MASCITELLI (IDV), NO A CAMPANIA PER SENSO REALISMO
E mentre ormai gli accordi sono stati fatti c'è chi dice ancora no.«Qui non è questione di solidarietà o di egoismo, ma solo di senso di realismo e di responsabilità nel comprendere i limiti oggettivi e l'impossibilità ad accogliere i rifiuti di altre regioni visto che già la nostra Regione è in una fase di pre-emergenza». Lo ha dichiarato il coordinatore regionale dell'Italia dei Valori Alfonso Mascitelli a seguito delle dichiarazioni del Presidente della Giunta.
D'ALESSANDRO (DL), PENSARE A TERMOVALORIZZATORI
«La drammatica vicenda della Campania deve essere colta come un monitor che riguarda anche la nostra Regione», sostiene invece il consigliere regionale Camillo D'Alessandro.«In Abruzzo, dalle informazioni in mio possesso – ha aggiunto - pur non trovandoci nelle vergognose condizioni della Campania, la situazione non e' tutta rose e fiori. La classe dirigente abruzzese deve porsi con assoluta urgenza tali domande e aprire una riflessione sulle opportunita' di installare in Abruzzo - precisa D'Alessandro - uno o piu'termovalorizzatori, almeno uno per ogni provincia di non grande impatto, ma che risolverebbe strutturalmente il problema e non ci troveremmo piu' di fronte a possibili emergenze».
PROVINCIA CHIETI, CDL DICE NO A PATTUME CAMPANIA
I gruppi di minoranza di An, Fi e Udc alla Provincia di Chieti hanno presentato ieri un ordine del giorno con il quale pur condividendo la necessita' di attuare un piano di solidarieta' nazionale per risolvere l'emergenza rifiuti della Regione Campania, «esprimono parere contrario allo smaltimento dei suddetti rifiuti presso impianti della nostra provincia, considerata l'oggettiva impossibilita' ed anche al fine di non stravolgere il piano di gestione recentemente approvato dalla Regione Abruzzo».Nell'ordine del giorno, inoltre, la minoranza «censura la dichiarata disponibilita' del presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, offerta in autonomia e senza il minimo raccordo con le amministrazioni locali».
COSTAMBIENTE ATESSA, SI' CONDIZIONATO A CAMPANIA
«Rifiuti di Napoli a Cerratina sì a determinate condizioni», è invece il parere dell' associazione CostAmbiente di Atessa (Chieti), che si dice favorevole a smaltire i rifiuti di Napoli nella discarica di Cerratina, pur proponendo alla Regione Abruzzo di prevedere dei paletti onde evitare l'esperienza negativa del 2004, quando in discarica finirono rifiuti campani senza che venissero pagati i costi di smaltimento.«Alla luce della decisione presa da Del Turco - dice il coordinatore Pasquale Colantonio - diventa urgente rendere esecutivo il nuovo piano regionale dei rifiuti per scongiurare rischi di emergenza anche in Abruzzo».
L'associazione chiede quindi di «accettare quantitativi limitati di immondizia e per un breve periodo», e che «siano rifiuti solidi urbani non potenzialmente pericolosi da provocare danni al nostro territorio, sollecitare il Governo a licenziare subito il nuovo codice sull'ambiente che modifica alcuni aspetti sui rifiuti».
Fonte: PrimaDaNoi.it

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