giovedì 3 gennaio 2008

Denuncia di An: Dialisi 2 dell'ospedale di Pescara sotto di organico e di medicinali

"Il reparto di Dialisi 2 dell'ospedale civile di Pescara rischia il collasso: in quattro anni il personale medico si e' ridotto ad appena 2 unita'; solo dieci gli infermieri disponibili, suddivisi in tre turni per 63 pazienti".
E' quando denuncia il consigliere comunale di An, e vice presidente del consiglio comunale di Pescara, Luigi Albore Mascia, che ha rilanciato le problematiche espresse da alcuni pazienti emodializzati trattati presso il reparto dell'ospedale civile di Pescara. "E ora - aggiunge - ad aggravare la situazione c'e' anche la carenza di medicinali, con i malati costretti a comprarsi da soli farmaci che costano anche 12 euro a confezione".

Parliamo di una struttura, Dialisi 2, che sembra dover pagare le conseguenze di un Piano sanitario regionale penalizzante per il nosocomio pescarese, al di la' delle sterili rassicurazioni che giungono dall'assessore Mazzocca e dal sindaco D'Alfonso - ha detto il consigliere Albore Mascia -. Oggi il reparto di Dialisi 2 ha in cura ben 63 pazienti che effettuano trattamenti tre volte a settimana: nel 2004 i medici nella struttura erano 4, divenuti 3 nel 2005 e dalla scorsa estate sono appena 2, un numero improponibile rispetto a quello dei pazienti. Due soli medici che tra l'altro oltre ad occuparsi degli utenti in terapia di dialisi, devono seguire anche i ricoverati del reparto di nefrologia e curare i consulti per i pazienti di altri reparti. Il tutto a discapito dei dializzati spesso costretti a seguire la propria terapia senza la presenza di un medico in corsia, ma solo sotto la vigilanza degli infermieri. Situazione assurda visti i rischi che pure il malato corre durante il trattamento di dialisi, procedura delicatissima che potenzialmente puo' causare anche disturbi cardiaci.
Ad aggravare la condizione dei malati, negli ultimi mesi, si e' aggiunta la carenza di medicinali in reparto, "farmaci che i malati sono costretti a comprare all'esterno a proprie spese - ha detto ancora il consigliere Albore Mascia - come il Carnitene, solo per fare un esempio, che aiuta a rivitalizzare il paziente una volta finita la dialisi. Oggi la farmacia interna dell'ospedale non e' piu' in grado di garantire il medicinale ai pazienti di Dialisi 2, i quali sono costretti a portare dall'esterno il farmaco non convenzionato, sostenendo una spesa di 12 euro a confezione, ossia 60 euro al mese, con un grosso sacrificio per persone gia' messe a dura prova da una malattia gravemente invalidante".
Il consigliere Albore Mascia portera' il 'caso' di Dialisi 2 all'attenzione della Commissione consiliare permanente Sanita' alla ripresa dei lavori, la prossima settimana, "anche per capire la logica che oggi determina la presenza nel nostro ospedale civile di due distinti reparti di Dialisi: viste le condizioni in cui versano i due reparti, entrambi alle prese con carenze di risorse e personale, forse sarebbe piu' opportuno per la Direzione sanitaria pensare a un loro riaccorpamento, e invece - conclude - si stanno preparando le procedure concorsuali per decidere il nuovo primario di Dialisi 1".
Da Leggimi.eu

2 commenti:

Anonimo ha detto...

I will not agree on it. I over nice post. Specially the designation attracted me to be familiar with the unscathed story.

Anonimo ha detto...

Nice brief and this enter helped me alot in my college assignement. Gratefulness you seeking your information.