venerdì 19 ottobre 2007

Fontana di Trevi rossa. Azione Futurista ed una nuova forma di contestazione



Oggi uno sconosciuto ha gettato nella fontana di Trevi a Roma un secchio contenente un liquido rosso (anilina) che ha colorato completamente l'acqua e poi è fuggito tra la folla di turisti che stazionava nella piazza.

Un gruppo che si fa chiamare “Ftm Azione Futurista 2007” ha rivendicato l’azione: è una forma di contestazione mai vista finora, dal sapore un po’ dannunziano.
Vicino il monumento sono stati trovati dei volantini il cui testo contiene anche un attacco alla Festa del Cinema e a Veltroni: “Voi solo un tappeto rosso, noi una città intera color rosso vermiglio. Rieccoci...”. I toni riecheggiano il linguaggio dei Futuristi. Il documento è lungo una trentina di righe e termina con il grido “Eja! marciare per non marcire, lottare per non morire” e la firma Azione Futurista con una piccola riproduzione di un'opera d'arte futurista. “Inizia così per noi futuristi un nuovo millennio, una nuova adesione alle evolute tecniche e ai nuovi mezzi espressivi, interpretando un rinnovamento totale … Dare forza alla lotta contro gli scialacquamenti del regime, il precariato, l'usura, il mercimonio della bellezza, la falsità della legge, la provvisorietà della vita dei lavoratori, l'incertezza del domani e per la libertà dei popoli”. Sull'altro lato lo slogan “Una macchia di colore vi tumulerà”. Ed ancora un cenno al precariato: “Noi precari, disoccupati, anziani, malati, studenti, lavoratori, stiamo arrivando con il vermiglio per colorare il vostro grigiore”. E infine l'attacco alla Festa del Cinema. “Ancora la festa del Cinema viene sintetizzata in 15 milioni di euro scialacquati, 2,5 milioni di euro solo per pagare il conto degli alberghi, e la chiamano festa”.
Fortunatamente nessun danno è stato riportato alla splendida opera monumentale: non era nelle intenzioni degli autori del gesto che, con questa azione dimostrativa, hanno voluto ricordare alcune tematiche sociali di grande attualità, come il precariato del lavoro e la critica alle spese esagerate per certe manifestazioni.

Sicuramente è stato un atto provocatorio ben riuscito, non ascrivibile ad un semplice atto di vandalismo fine a se stesso perchè c'è dietro un contenuto politico ben chiaro: un modo di dimostrare forte e di sicuro effetto che non ha creato danni a cose e persone (come verificato in serata) e che è stato per certi versi anche goliardico, per portare un po’ di colore al grigiore della nostra società.

Certamente non sta a noi sollevare gli autori del gesto dalle loro responsabilità ma è stato un atto innocuo, da buontemponi, una forma di contestazione del III millennio in perfetto stile marinettiano ... Rimaniamo allibiti di fronte a quanti (uno tra tutti, Veltroni!) hanno gridato allo scandalo ed al vandalismo, quando essi stessi tacciono di fronte a proteste ben più violente e anzi si macchiano della colpa di finanziare -con contributi pubblici!- centri di impunità e di violenza quali sono i centri sociali.
E' meglio questo modo di protestare goliardico oppure quello portato avanti dai soliti ed impuniti sedicenti pacifisti che, in nome della pace e dell’amore tra i popoli, distruggono banche, devastano McDonald’s ed incendiano automobili??

Nessun commento: