sabato 9 febbraio 2008

Foibe: dichiarazioni di Gasparri e Meloni

FOIBE: GASPARRI, IL QUIRINALE INTERVENGA SU EPISODI DI INTOLLERANZA A ROMA

"Rattrista vedere ancora episodi di intolleranza e di viltà in occasione della Giornata del ricordo dedicata ai martiri delle Foibe. Da quando è stata approvata la legge in Parlamento, tanti sono stati i momenti istituzionali di ricordo di questi martiri e tutti abbiamo presente le forti parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Napolitano l'anno scorso. Nonostante questo impegno delle istituzioni, dobbiamo ancora registrare a Roma e in altre città fenomeni di intolleranza e di viltà. Pubblici amministratori che si defilano, manifestazioni che non si possono tenere ed altri episodi deplorevoli.
La faziosità di taluni non offusca la forza di un ricordo condiviso di un'Italia che rende finalmente omaggio ai martiri delle Foibe. E siamo certi che, nonostante questi piccoli e vergognosi fatti, gli eventi di questi giorni diffonderanno ancora di più la consapevolezza che ricordare quelle pagine di tragedia è un dovere dell'intera comunità nazionale. Alleanza Nazionale, senza spirito di parte, plaude a tutte le iniziative di commemorazione e attende come lo scorso anno che soprattutto il Quirinale sia, in occasione del 10 febbraio, una volta di più la casa di tutti gli italiani uniti nel dolore e nella memoria". E' quanto ha dichiarato l'on. Maurizio Gasparri dell'Ufficio politico di Alleanza Nazionale.
FOIBE: MELONI, NO A STRUMENTALIZZAZIONI DELLA GIORNATA DEL RICORDO

"L'Italia è tenuta in ostaggio da gruppetti di facinorosi, appartenenti alle frange estreme della sinistra, che ogni quindici giorni decidono di cosa si può e di cosa non si deve parlare e il mancato svolgimento del convegno previsto questa mattina al Teatro Brancaccio di Roma ne è la chiara dimostrazione. Consideriamo il Giorno del Ricordo - istituito con una legge dello Stato approvata quasi all'unanimità dal Parlamento - non un traguardo ma un importante punto di partenza verso la costruzione di una memoria nazionale condivisa. Proprio perché crediamo che il 10 febbraio debba essere una data capace di unire l'Italia, ci opponiamo ad ogni forma di strumentalizzazione ideologica e politica.
Perciò, come già accaduto nei tre anni appena passati, Azione Giovani parteciperà ovviamente alle celebrazioni in programma nei prossimi giorni e lo farà senza simboli o senza fronzoli, bensì portando in piazza tante bandiere tricolore e la voglia di salutare quei martiri italiani caduti per la nostra Patria". E' quanto dichiara il vice presidente della Camera dei deputati e presidente di Azione giovani, Giorgia Meloni.

1 commento:

Anonimo ha detto...

vi dovete solo vergognare